La Psicologia Strategica alla portata di tutti.
Si può chiedere ad un lettore comune di mettere in campo strategie di auto-aiuto non convenzionali?
E cosa si può intendere per "non convenzionale" in psicologia?
L'autore, con linguaggio semplice, ci accompagna nel mondo delle "prescrizioni del sintomo" e alle tecniche di esasperazione e saturazione del problema, evitando di entrare in profondità laddove già da anni la produzione letteraria del Prof. Nardone ha approfondito la questione.
Non so quante persone metteranno in campo i suggerimenti e gli esercizi proposti da Gerry Grassi, ma senz'altro questo libro, per chi ha voglia di respirare qualcosa di diverso rispetto ai tradizionali testi psicologici, può rappresentare una buona introduzione.
E' evidente che la Scuola Strategica (di cui anche Gerry Grassi, a suo modo, fa parte) è fonte di ispirazione per gran parte delle riflessioni dell'autore.
Scuola Strategica significa, riprendendo le parole del filosofo e cibernetico Heinz Von Foerster, che "se vuoi vedere, impara ad agire".
Il cambiamento, che è il fine che accomuna il lavoro di tutti gli psicologi, passa necessariamente attraverso la messa in atto di azioni "nuove" che producano sensazioni e percezioni diverse da quelle sperimentate in precedenza. Queste nuove percezioni, a loro volta, andranno a modificare i pensieri e le cognizioni. Una specie di percorso "al contrario" rispetto alle tradizionali teorie che vedono ancora l'uomo come un essere razionale che prima pensa e sulla base di quanto ha pensato, poi agisce.
Beata illusione! Basti pensare a chi è innamorato, oppure a chi è molto arrabbiato o molto addolorato, per capire quanto questa teoria sia debole. Il più delle volte agiamo di istinto e/o per abitudine e solo in un secondo tempo razionalizziamo e giustifichiamo il nostro comportamento.
Ciò che determina le nostre azioni va inevitabilmente rapportato, più che al proprio funzionamento interno, al modo attraverso il quale ci rapportiamo col mondo esterno e agli altri in particolare.
Tutto è interazione e circolarità.
Ogni mia azione/parola influenzerà l'altro e il modo in cui l'altro è stato influenzato da me, di conseguenza, influenzerà me stesso.
Come in una partita di scacchi, ogni mossa rappresenta un'azione che ci farà vedere meglio come potrà evolvere la partita, anche sulla base della mossa dell'avversario.
Siamo vittime e artefici del nostro destino e, come diceva Jean Paul Sartre, "non sempre possiamo fare ciò che vogliamo, ma siamo sempre responsabili di ciò che siamo".
E' nelle nostre facoltà poter decidere di modificare ciò che siamo.
Gerry Grassi ci offre alcuni spunti per sciogliere i nodi che imbrigliano le nostre potenzialità.
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